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Triade magica


Il titolo di questo mia breve riflessione è senz’altro impegnativo, e per questo voglio subito spiegare a cosa mi riferisco. Tantissime volte mi sono interrogato su come e dove poter agire per supportare una persona nel suo processo riabilitativo, e ogni volta che mi sono concentrato unicamente su una parte dell’individuo umano mi sono trovato a compiere un lavoro parziale e talvolta incompleto. L’esperienza di anni mi ha portato allora ad elaborare un mio modo di procedere e di valutare ogni problematica di chi si avvale del mio supporto: sento di dover prendermi cura di una persona considerando appunto la triade magica. E in cosa consiste questa triade? In effetti non scopro nulla di nuovo, riaffermo solo una realtà che è sempre stata conosciuta agli uomini: l’essere umano è costituito da una parte materica, il corpo, da una parte psicoemotiva e da una parte energetica. Una volta compresa questa realtà mi sono trovato ad interrogarmi su come poter entrare in contatto con ognuna di queste tre parti, o per meglio dire su come poter coordinare la mia azione di supporto senza escludere nessuna delle tre entità e poter svolgere una azione sincrona. La risposta che mi sono dato mi ha permesso di approfondire tre tecniche di lavoro a mio parere molto efficaci: la Terapia Craniosacrale, che consta di una base più squisitamente tecnica applicata al corpo e uno sviluppo che include la tecniche di Rilascio Somatoemozionale; la decodifica dei sintomi con le 5 Leggi Biologiche, che permettono di considerare la derivazione conflittuale degli stessi, e ultime ma non ultime le Campane Tibetane, utili per dialogare con la sfera più prettamente energetica delle persone. Attraverso questa interazione complessa ma coordinata ho avuto modo di poter scoprire un modo di lavorare che, pur seguendo dei pilastri di base, è assolutamente adattabile e personalizzabile per ognuna delle persona che accede al mio studio. Questo modo di procedere ha avuto la possibilità di sposarsi alla perfezione col progetto MeditArmonia, proprio in virtù del fatto che in questo progetto è realizzato un percorso di ascolto e supporto alle persone basato sui tre pilastri fondamentali che danno il titolo a questo breve intervento : ogni disagio infatti ha bisogno di essere inquadrato, preso in considerazione e affrontato in maniera interdisciplinare. Solo così è possibile a mio parere avere molte frecce al proprio arco per riuscire ad essere d’aiuto ai partecipanti dei nostri incontri.

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