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In cammino verso la felicità...

E' poi così difficile crearsi dei propri spazi di felicità?


Questo titolo sottende un cambio di direzione del mio blog personale, o meglio un desiderio di ampliare le tematiche che tratterò.


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Amo particolarmente questa foto, un mio momento di felicità mentre mi preparo a suonare le mie campane tibetane in una sessione di Yin Yoga


Fino a questo momento ho ritenuto fosse utile e sufficiente parlare nel mio blog unicamente di argomenti il più possibile vicini al mio lavoro. Tuttavia, col progredire delle mie esperienze professionali e di vita, ho sentito la necessità di ampliare le argomentazioni, e in particolare di permettermi di condividere con i lettori parti di me più personali, più rappresentative di ciò che vivo e che sento. La motivazione di tutto ciò sta nel riscontrare quotidianamente un denominatore comune nei racconti che mi vengono fatti dalle persone, sia in studio che nella vita di tutti i giorni. E allora ho pensato: perchè non mettere a disposizione di chi vuole la mia esperienza diretta? Capita infatti che talvolta, nel momento in cui si raggiunge un certo livello di preparazione teorica ma soprattutto umana ed emotiva, si dia l'impressione di poter essere avulsi da certi schemi di vita e da certe trappole emotive che minano alla base la nostra serenità. Come affermerò tante altre volte infatti, l'essere a conoscenza di come funzioni la "macchina" umana e di come essa sia un unicum di materia, spirito e anima non evita assolutamente di cadere in "errori" percettivi, momenti di sconforto o sintomatologie più o meno invalidanti. Il fatto quindi di avere qualche competenza in più su alcune tematiche non rende invulnerabili, tutt'altro!!! E cosa c'entra allora un titolo che riguardi la felicità? Mi è parso quanto mai in argomento, proprio perchè la ricerca costante della nostra felicità e in seconda battuta di quella degli altri ci porta ad eseguire tante azioni, tutte animate certamente da buona fede e spirito costruttivo, ma che spesso non ci conducono subito all'obiettivo tanto desiderato. Ecco la motivazione spesso così diffusa perciò di malesseri tra i più svariati, con percentuali personali e molto variabili tra malesseri fisici ed emotivi/psichici, che sappiamo fin troppo bene essere strettamente interconnessi e inscindibili. La condivisione della mia esperienza più personale e meno filtrata dalla immagine di professionista della cura degli altri ha a mio parere un'efficacia più radicale: avvicina me, che mi pongo dalla parte di chi "si prende cura", a chi invece "cerca cura". Parlerò quindi non più solo di argomenti più ufficiali, seppure complementari alla professione riabilitativa, ma mi farà piacere anche condividere con i lettori momenti, episodi,riflessioni che riguarderanno la mia vita più completa, e non solo la sua parte professionale. Talvolta mi sono trovato a pensare che questa piccola svolta del mio blog fosse più utile a me che ai lettori..... e se anche fosse? mi piace pensare che magari una riflessione, un racconto personale possano fungere da spunto di riflessione per qualcun'altro e che quindi possiamo trovarci accomunati nel cammino che ha dato il titolo a questo nuovo articolo. Buon cammino a tutti e soprattutto buona ricerca!!!!


 
 
 

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